Il filo conduttore di tutte le tecniche di cui mi avvalgo nel mio approccio professionale è quello del recupero di un sapere antico e profondo oltre alle potenzialità di risanamento insite negli esseri umani, e nel buon utilizzo della mente. Il metodo maieutico in senso lato è ciò a cui mi ispiro. Lo intendo come la capacità di scavare dentro di sé, che ciascuno ha per trovare la vera sapienza, una forma di saggezza antica che va oltre le porte del tempo.
La finalità di tutto ciò è quella di restituire ad ognuno il proprio immenso potere alchemico, ossia quello di trasformare simbolicamente ogni metallo in oro, nel senso di dare alle persone gli strumenti per comprendere il vero senso di ciò che accade loro, per trasformare anche le più dure esperienze della vita, in occasioni di crescita e di disvelamento a se stessi della loro vera natura, e dei loro veri talenti.
Sia nelle sedute individuali che nei percorsi di gruppo, mi piace pensare a degli spazi sacri, dove ciascuno cerca la propria via verso la felicità partendo da qualcosa che vuole cambiare delle propria condizione attuale. Perché la mia esperienza personale mi dice che:
i sintomi non vanno per forza patologizzati ma è molto importante accettare tutto ciò che c’è, ed usarlo come indicatore di un percorso che ci conduce al benessere ed alla stabilità.