i 5 principi di reiki: la parola del maestro è guida spirituale

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Era una giornata di inizio primavera a metà anni ’90.

Lei aveva uno studio molto luminoso al quinto piano di un elegante palazzo in via Ciro Menotti a Milano.

Di quel giorno di oltre vent’anni fa ricordo che c’era un sole splendete ed un cielo terso e che la stanza in cui mi ricevette aveva la moquette verse e le pareti candide, c’era un bellissimo fucus benjamin e 2 poltrone verdi; dalle ampie finestre entrava una luce così intensa che faceva risplendere i suoi intensi occhi azzurri, degli occhi così brillanti che sembravano scrutarti l’anima.

Io ero un’adolescente, lei una bella signora. È così che ricordo un momento che ha segnato la mia vita profondamente e le ha dato un corso che altrimenti non avrebbe avuto. Fu il giorno in cui incontrai Lida Perry la mia maestra di reiki, persona che da quel dì divenne un riferimento per la mia vita e la mia evoluzione spirituale e personale.

Un giorno mi parlò di incorporare la pratica reiki ed i suoi insegnanento, portarla dentro, farla diventare vita, esperienza, emozione e destino.

Imparai da lei l’importanza dell’ascoltare la viva voce del maestro che impartisce i suoi insegnaneti perché il  valore di questi ultimi si coglie nell’energia e nella presenza di colui che proferisce le parole.

E da lei appresi i 5 principi reiki, che se vengono letti sono elementi di indiscusso buon senso, ma narrati dalla viva voce di un maestro, come fu quella di Usui prima di tutti, esprimono tutta la sua forza,la sua intensità del suo potere e divengono così parola che plasma, che crea, che guida.

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