Pratico Reiki dal ’97 e non mi ha mai stancata o delusa.
La cosa che più amo di questa disciplina è la possibilità di eseguire l’autotrattamento reiki ossia l’attitudine che si acquisisce durante il corso, fin dal primo livello, di trattare se stessi.
Un gesto delicato, quello della mano che cura col suo tocco amorevole, un gesto sacro, quando viene compiuto verso se stessi, dedicando del tempo al proprio benessere.
Questo per me è un periodi di intenso impegno e di esaurimento dell’energia creativa, e quindi ricorro, più che in altri momenti, all’autotrattamenti reiki.
Mi prendo il mio spazio, mi chiudo nella mia stanza, profumo l’ambiente, metto le luci soffuse, mi copro, scaldo l’ambiente in modo che ci sia una temperatura ideale, che mi fa sentire protetta e perfettamente a mio agio, appoggio le mani sul volto, ed inizia così la mia infinita dose di benessere.
Mi sento connessa con me stessa, rilassatissima e al contempo connessa col tutto, svuotata e rigenerata.
La pesantezza si dissolve, la fatica anche, e si apre lo spazio alla creatività ed all’intuizione.
La meraviglia di Reiki è che è sempre lì, a disposizione, pronto per me, non mi chiede nulla; non vuole esercizio, dedizione, rituali, è sempre vivo nei palmi delle mie mani e quando lo desidero si riattiva, basta appoggiare le mani e la meraviglia riparte!
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DIC
2018