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Ho preso il secondo livello reiki nel 1998. Da allora sono cambiate molte cose, ed io stessa sono passata dall’essere un’adolescente, all’essere una giovane donna, ma la forza del suo sostegno nella mia vita non è cambiato, se non per approfondirsi notevolmente.

Mi rendo conto di come l’utilizzo dei simboli, sostenuto da chiari intenti, mi aiuti a progredire costantemente nel mio processo di risanamento di vecchie ferite, i cui risultati si fanno sentire ancora oggi.

Trovo poi molto commovente andare a fare dei trattamenti a me stessa in momenti del passato in cui sono avvenuti fatti per me traumatici.

Potermi prendere cura di me in quei momenti, è qualcosa di molto emozionante, oltre che di profondamente  riconciliante, con me stessa e con la vita. Grazie all’utilizzo del terzo simbolo, questa esperienza la posso fare ogni volta che mi occorre.

E’ vero, gli eventi dolorosi capitano e sono successi specialmente quando il mio livello di consapevolezza era meno elevato ed io ero più permeabile, ma oggi posso rimediare, oggi posso trasmutare gli effetti di quegli accadimenti , dedicando del tempo a trattare me stessa, dirigendo l’energia in quei momenti e aprendo le porte della memoria, con uno sguardo rinnovato, che modifica la narrativa che io faccio di quegli episodi. Ogni cosa acquista un significato, e di ogni esperienza mi rimane solo l’insegnamento che essa aveva per me.

Riesco a vedere ogni giorno di più che il dolore vissuto mi da profondità e capacità empatica e, mano a mano che lo risano, perde il potere di bloccarmi e si trasforma in nuova creatività e vitalità.

Ecco perché, nonostante le tante meravigliose nuove esperienze di crescita che faccio, non rinuncerei mai a reiki che è stata la prima tecnica che ho approfondito nella mia vita.

Il reiki, e maggiormente il suo secondo livello, per chi lo usa con costanza, ha un potenziale di risanamento davvero straordinario.